Fili d’Oro

Fili d’oro di Bongiovanni e G. Capurro (1912) Tenore: Carlo Buti

Ho desiderato pubblicare questa bella canzone del tempo passato (1912), perché ho notato nella musica e nel testo, cantato dal tenore Carlo Buti, frasi d’amore che oggi forse non esistono più o esisteranno raramente. Capisco che stiamo entrando nel 2012 e i tempi sono cambiati. Chissà! Non so. Sarò forse io un inguaribile nostalgico, sentimentalmente, di quei tempi in cui non ero nemmeno ancora nato?

Saluto e auguro Buone Feste alle persone che vedranno e ascolteranno questo mio video, sperando nella comprensione e di non suscitare troppa ilarità.

Umberto

Testo della canzone:

Quando Rosa torna dal villaggio
sola sola e mesta in volto,
io la seguo, ma non ho coraggio
di pregarla a darmi ascolto.

Dolce è la sera
e lunga è la via,
a farla insieme
men lunga saria.

Son fili d’oro i suoi capelli biondi
e la boccuccia odora,
gli occhi suoi belli sono neri e fondi
e non mi guarda ancora.

Ho parlato al nostro buon curato
che m’ha detto: “Figliol mio,
se l’amore in te non è peccato
sarà pago il tuo desio”.

Arde il mio core
ma pura è la fiamma,
amo lei sola,
la casa e la mamma.

Son fili d’oro i suoi capelli biondi
e la boccuccia odora,
gli occhi suoi belli sono neri e fondi
e non mi guarda ancora.

E l’ho vista uscir dalla chiesetta
con un aria di mistero,
io le ho porto l’acqua benedetta,
m’ha sorriso e non par vero.

“Che buon curato”
m’ha detto passando,
ed io le ho chiesto:
“Ma quando, ma quando?”

Son fili d’oro i suoi capelli biondi
e la boccuccia odora,
gli occhi suoi belli sono pìù profondi
or che mi guarda ancora.

Mentre la stringo
lei sussurra:”T’amo”,
ed io rispondo:
“Io moro

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2 risposte a Fili d’Oro

  1. Camillo Fasoli ha detto:

    Caro Umberto, ottima iniziativa, sono molti a pensarla come noi, anche se per un malinteso senso di …. mkodernità non lo lasciano trapelare ……

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